Cos’è la mela campanina
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Le caratteristiche della mela campanina, cos’è questo strano frutticino,e perchè lo si dovrebbe preferire alle bellissime mele che sono in commercio da diversi anni. Per approfondire tutto ciò,citeremo di seguito la ricerca svolta dall’università di Bologna,e pubblicata nel numero 3 2003 della “rivista di frutticultura”(due autorità in materia). Nell’articolo vengono comparate diverse varietà di mele e ne vengono valutate le qualità sia prima che dopo la cottura. Visto che l’articolo è piuttosto lungo,citiamo subito le conclusioni:
“I frutti delle varietà autoctone considerate presentano un contenuto di composti funzionali (acido ascorbico, polifenoli e pectine) maggiore rispetto alla var. Colden Delicious e mostrano (tutte tranne lavar. Decio) un’attività antiossidante significativamente superiore a quella di questa varietà commerciale di riferimento. Seppure a seguito del processo di trasformazione dei frutti in purea si sia verificato un generale abbattimento del potere antiossidante, in alcuni casi molto evidente, nell’arco di tre mesi di conservazione, tutte le varietà
tranne la Decio hanno mostrato una capacità antiossidante delle puree superiore alla varietà commerciale Colden Delicious. Nel caso della cv Campanino l’attività antiossidante è risultata quattro volte superiore rispetto a quella della varietà di riferimento. Tutte le varietà antiche hanno mostrato un potere gelificante superiore a quello di Colden Delicious, grazie al loro alto contenuto in pectine.
Questa proprietà le rende adatte sia per la preparazione di puree o confetture, sia per un eventuale utilizzo come substrato per l’estrazione di pectine dai residui di lavorazione o anche dai frutti freschi. In definitiva, si può affermare che queste varietà autoctone o “antiche” presentano interessanti proprietà funzionali e si può quindi ipotizzare un loro uttlizzo come ingredienti in formulati complessi”